Mi sono allenato ogni giorno per un mese. Ecco come è andata.

Ho sempre pensato che Novembre fosse il mese giusto. O meglio, “è quell’apostrofo rosa…” no, scusate quella è un’altra citazione. Diciamo che è quel periodo abbastanza inutile contraddistinto dal Black Friday e dal “Ma quindi, che facciamo a Capodanno?”. Sportivamente parlando è il mese giusto perchè:

  • se lo sfrutti bene, hai meno sensi di colpa durante le feste di Natale;
  • l’estate è abbastanza lontana per decidere che forse è il caso di rimettersi in pista;
  • non ci sono particolari festività/eventi a spezzare la routine;
  • non fa ancora così freddo per utilizzarlo come scusa.

A fine Ottobre ho quindi deciso che era arrivato il momento di fare sul serio. Senza particolari programmi di allenamento, ma semplicemente con la determinazione di allenarmi il più possibile.

Ecco come è andata

  • Sport praticati: nuoto (stile libero), corsa, palestra (allenamento di forza), calcio.
  • Alimentazione: non sono un esperto e il mio modo di mangiare è abbastanza basico. Molta carne, uova, colazioni in cui ho tolto zuccheri e aggiunto proteine (yogurt greco), eliminato junk food, pizza solo un paio di volte, ridotto consumo di vino/birra al weekend, più verdura e frutta, aggiunto più “grassi buoni” delle frutta secca (soprattutto a metà mattina/pomeriggio). Quindi nessuna dieta ferrea.
  • Motivazione: qui viene il bello. Ammetto, non è facile trovare TUTTI i giorni la voglia di allenarsi, specialmente se non fa parte della tua professione. E’ difficile convincere la propria mente ad accettare la fatica, a non cedere alla tentazione del “massì mi sono allenato ieri”, o staccare la testa da una giornata particolarmente impegnativa al lavoro.

In particolare ci sono stati 4 momenti chiave che posso riepilogare così:

  1. Ignoring Half Marathon: settimane intere in cui ho ignorato il fatto di essermi iscritto a una mezza maratona. Questo significa che mi sono allenato in tutt’altro modo: nuoto, sollevamento pesi,…. Il massimo della corsa che ho praticato è stato di 9km a 5 giorni dall’evento. Perchè? Da una parte sapevo di essere già parzialmente pronto, dall’altra – sono sincero – non avevo voglia di correre.
  2. Calo fisico: si, c’è stata una settimana in cui ho avuto un calo fisico importante. Passare da 3 allenamenti a settimana a 7/8 non è così banale. Il fisico ha bisogno di recuperare e se non è seguito da una alimentazione equilibrata (in base anche agli allenamenti) si rischia di avere dei cali importanti. Sia a livello fisico che mentale. Non li sottovalutate. A questo si è aggiunto anche un versamento al ginocchio destro risolto con tanto ghiaccio e Voltaren.
  3. Ipocondria: il periodo peggiore. A metà mese lessi un articolo sulla morte prematura di alcuni atleti (es. Astori). Non male come botta di ipocondria nel momento in cui hai aumentato l’intensità sportiva. Dopo un breve momento di panico ho deciso di ricorrere al cardio frequenzimetro per monitorare il battito. Potete ignorare una mezza maratona, ma non la prevenzione e dei controlli periodici.
  4. Finish line: quando intravedi il traguardo tutto diventa più facile. Ti devi preoccupare principalmente di “traghettare la barca” in porto senza strafare, allenamenti basici ma costanti, in termini calcistici direi “giocate semplici”.

 

  • Risultati: oltre ad avere ridotto la massa grassa, ho guadagnato 1,5kg in più di massa muscolare. Sono molto più motivato e concentrato al lavoro, nonchè positivo nelle relazioni. Forse non sono tutte cazzate quelle cose sullo sport fa bene alla salute e alla mente.

Chiudo condividendo un video che mi ha ispirato molto in questo periodo e che merita 5 minuti del vostro tempo. Come dice Denzel Washington:

“Without commitment you will never start. But more importantly, without consistency you will never finish.”

Denzel Washington Motivational Speech