Ci sono 365 giorni in un anno. 317 di questi li ho passati ad allenarmi.
Perchè? Ognuno di noi ha qualcosa da dimostrare: a sé stesso, al mondo, alla propria famiglia. C’è chi lo fà diventando ricco, chi iscrivendosi a un’associazione che salva tartarughe, chi ribellandosi alle aspettative della società. E poi ci sono io: io lo faccio per vedere dove arriva la mia determinazione, lo faccio per un fisico tonico – ammetto, e perchè sono convinto che alla fine arriverà un momento in cui tutto avrà un significato. Anche lo sport.
Ore 05.57
Mi piacciono i numeri dispari, fanno sembrare che ci sia un ragionamento dietro.
Invece no, semplicemente è un po’ prima delle 6 il che significa che ho il tempo per aprire gli occhi, dare uno sguardo alle notifiche e rimanere sempre entro le ore 6.00. Rimanere entro le ore 6.00 vuol dire che psicologicamente ho una scusa in meno per rimanere a letto.
Non c’è niente di cui vantarsi in questo. Semplicemente è un’abitudine, come bersi una tazza di caffè o fumarsi una sigaretta dopo cena.
Mi lavo, do un senso ai miei capelli, faccio colazione caffè, yogurt greco, una spremuta. Borsone in spalla – per almeno 287 giorni – esco. Lunedì.
Ore 05.59
Ho un minuto in meno per svegliarmi con calma, le notifiche non le guardo, devo solo trovare un motivo per alzarmi. A volte capita che mi domandi il “perchè”: non è sempre così chiaro alle 5.59 di un martedì qualsiasi; a meno che tu non debba vincere un’Olimpiade.
La mia Olimpiade oggi è essere produttivo al lavoro, partecipare a un paio di riunioni, sopravvivere a un cliente incazzato, allenarmi.
Mi lavo, do un senso ai miei capelli, faccio colazione caffè, yogurt greco, una spremuta. Borsone in spalla – per almeno 286 giorni – esco. Martedì.
… più in giù ci sono delle GIF carine promesso …
Ore 05.55
Oggi me la posso prendere con calma, ma la calma spesso si trasforma in apatia: instagram, juve, calcio, juve, culo, calcio, leotta, calcio. 6.13. ‘Azz.
Mi lavo, do un senso ai miei capelli, faccio colazione caffè, yogurt greco, una spremuta. Borsone in spalla – per almeno 285 giorni – esco. Mercoledì.
Ore 05.57
Sveglia? Regolare. Mente? Assente all’appello. Sono un mezzo automa che continua a ripetersi che “tutti sono capaci a mollare”.
Mi lavo, do un senso ai miei capelli, faccio colazione caffè, yogurt greco, una spremuta. Borsone in spalla – per almeno 284 giorni – esco. Giovedì.
Rientro. “Merda! Il sacchetto dell’immondizia.”
Ore 06.01
Venerdì. E’ finita la settimana, mi meritavo 4 minuti di sonno in più. Oggi posso variare, il mio corpo e la mia mente hanno bisogno di fare qualcosa di diverso. Prendo il costume, occhialini, ciabatte e cuffia. Che bello il nuoto, ti bastano 4 cose. Che bello il venerdì, ti bastano 2 buoni pasto.
Mi lavo, do un senso ai miei capelli, faccio colazione caffè, yogurt greco, una spremuta. Borsone in spalla – per almeno 283 giorni – esco. Venerdì.
Birra. C’è vita dopo il venerdì?
Ore 17.33
Sabato. Regolare routine di un lavoratore. Alcune commissioni, lite all’Esselunga, figura di merda al semaforo e un pomeriggio libero che equivale a una sessione di corsa in ciclabile. Qualche improabile compilation che pompa nell cuffie. GPS OK. 3, 2, 1, defaticante iniziato. Settimana finita.
08.01
Domenica. Morte.
05.57
Mi piacciono i numeri dispari fanno sembrare che ci sia un ragionamento dietro.
…
Mi lavo, do un senso ai miei capelli, faccio colazione caffè, yogurt greco, una spremuta. Borsone in spalla – per almeno 282 giorni – esco. Lunedì.
Rise. Grind. Shine. AGAIN.
Questa l’ho rubata a Nike.
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